Regione Lombardia, con DGR 4401 del 10 marzo 2021 ha approvato i criteri ed i requisiti per l’estensione della campagna vaccinale anti Covid-19 alle aziende produttive lombarde. Le Associazioni di categoria e l’Associazione Nazionale Medici d’Azienda e Competenti (ANMA) hanno, infatti, rappresentato la disponibilità ad attivare percorsi di somministrazione del vaccino in azienda
La Giunta ha approvato uno schema di protocollo d’intesa, che dovrà essere sottoscritto da Regione Lombardia, dalle associazioni di categoria e altre società scientifiche interessate.
La DGR 4768 del 24 maggio 2021 ha integrato le indicazioni previste dalla DGR n. 4401/2021 per la somministrazione della vaccinazione nelle aziende, recependo le indicazioni fornite a livello nazionale attraverso il “Protocollo” sottoscritto il 6 aprile 2021 e il documento “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro” approvato dalla Conferenza delle Regioni e PP.AA. l’8 aprile 2021.
Ha inoltre approvato il documento “Disciplinare. Campagna di vaccinazione anti COVID-19 nelle aziende Lombarde” che fornisce indicazioni ulteriori di carattere tecnico-operativo per la realizzazione della campagna vaccinale in azienda tra cui il modello di “piano aziendale per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2 (Covid-19) nei luoghi di lavoro”.
Con la sottoscrizione del “Protocollo per la partecipazione delle aziende produttive lombarde alla campagna vaccinale anti covid-19” l’Associazione di categoria aderisce alla realizzazione della campagna vaccinale anti Covid-19 nelle aziende anche nel rispetto dei contenuti del documento “Disciplinare”.
Il Protocollo prevede la somministrazione del vaccino, da parte del medico competente, ove presente e disponibile o del medico di riferimento di struttura sanitaria privata con la quale, anche per il tramite delle Associazioni di categoria o nell’ambito della bilateralità, è stipulata specifica convenzione.
La campagna vaccinale in azienda è rivolta ai titolari e/o lavoratori, a prescindere dal luogo di residenza/domicilio, dal contratto applicato e dalla tipologia, dall’età, che operano nell’azienda aderente o anche appartenenti ad altre aziende che operano presso quest’ultima o nell’immediato territorio limitrofo. La vaccinazione sul luogo di lavoro è offerta anche ai familiari che svolgono di fatto, senza un regolare rapporto giuridico, un lavoro continuativo nell’impresa di famiglia.
Per aderire alla campagna vaccinale, i datori di lavoro, con il supporto o sotto il coordinamento delle Associazioni di categoria di riferimento, sviluppano il piano aziendale di adesione alla campagna vaccinale anti Covid-19 nelle aziende, da proporre all’ATS di riferimento territoriale.
In fase di prima attuazione, anche in considerazione dell’avanzata fase di realizzazione del piano vaccinale nella Regione Lombardia e della attuale previsione di consegna di vaccini dalla Struttura Commissariale Nazionale, è possibile prevedere l’avvio sperimentale di alcune iniziative anche in previsione della probabile necessità di organizzare attività vaccinale di richiamo nella prossima stagione autunno-invernale.
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