Gli esami del sangue sono previsti per alcune categorie di lavoratori, individuati dal Medico Competente, per valutare l’eventuale accumulo di sostanze tossiche, la presenza di eventuali malattie, verificare lo stato di salute. Alcuni esami sono prescritti come necessari per il rilascio del giudizio d’idoneità alla mansione specifica; altri, invece, potrebbero essere facoltativi (promozione salute in azienda).

Esami del sangue per il lavoro: esempi di categorie a rischio

Esistono alcune categorie di lavoratori che possono entrare in contatto con sostanze tossiche o incorrere in alcuni rischi durante lo svolgimento delle attività e per i quali, quindi, occorre prevedere analisi obbligatorie. Tra questi si annoverano (elenco non esaustivo):

  • Professionisti sanitari;
  • Carrozzieri;
  • Carpentieri;
  • Operai meccanici;
  • Idraulici ed elettricisti;
  • Personale addetto alle pulizie;
  • Assistenti sociali ed educatori;
  • Manovali edili;
  • Autisti;
  • Conduttori di macchinari;

 

Esami del sangue sul luogo di lavoro: quali sono obbligatori?

Gli esami del sangue, tutelati dal segreto professionale e comunicati solo ai diretti interessati, vengono effettuati periodicamente per monitorare lo stato di salute nel tempo, ma anche per eseguire accertamenti diagnostici e valutare l’idoneità del Lavoratore per la mansione specifica per la quale è stato adibito.

Gli esami ematochimici e urinari più comuni, indispensabili per monitorare lo stato di salute del Lavoratore, includono:

  • Emocromo completo
  • Transaminasi ALT/AST
  • Gamma GT
  • Azotemia
  • Creatininemia
  • Bilirubinemia totale e frazionata
  • Glicemia
  • Esame urine completo

 

Essi possono essere integrati da altri necessari al Medico Competente ed inseriti nel Protocollo Sanitario. Alcuni dei sopra elencati esami si rendono molto utili anche al fine di una corretta e più completa interpretazione all’alcol test.