Uno degli aspetti fondamentali che riguardano la medicina del lavoro e, soprattutto, la sorveglianza sanitaria, sono le visite mediche in azienda, che rientrano negli obblighi del Medico Competente incaricato dal Datore di Lavoro.

Tra i più comuni accertamenti inerenti la sorveglianza sanitaria, si annovera anche il test spirometrico o spirometria, ovvero l’esame necessario per valutare la funzionalità respiratoria del Lavoratore: questo accertamento ha lo scopo di stabilire se il Lavoratore sia idoneo o meno allo svolgimento della propria mansione lavorativa, in quanto indaga lo stato di salute generale dell’apparato respiratorio del soggetto in questione.

 

Il test spirometrico ha controindicazioni per il lavoratore?

Questo tipo di accertamento non è assolutamente invasivo, molto semplice da eseguire, per nulla fastidioso e richiede solo una modesta collaborazione da parte del Lavoratore che deve seguire le istruzioni dell’operatore. Per la sua esecuzione si utilizza esclusivamente materiale usa e getta al fine di garantire la massima igiene. Il risultato permetterà al Medico Competente di esprime il giudizio d’idoneità alla mansione specifica.

Il test spirometrico è un esame molto importante, soprattutto per i soggetti esposti ad agenti nocivi come ad esempio polveri o agenti chimici, che nel corso del tempo possono danneggiare le vie respiratorie.

 

Quando eseguire il test spirometrico sul luogo di lavoro

L’esame spirometrico si effettua durante l’esecuzione della sorveglianza sanitaria quando previsto dal protocollo sanitario redatto dal Medico Competente. Normalmente si esegue con periodicità annuale.

L’accertamento consiste nella misurazione della quantità di aria che il polmone utilizza nella respirazione e nella misura dei flussi dell’aria durante la respirazione forzata confrontando i risultati con uno standard noto, in funzione della età, del sesso, della altezza e del peso. L’esito della visita può essere normale, nel caso in cui non si evidenziano particolari problemi e a livello respiratorio e tutto risulta nella norma; ostruita, quando invece si rilevano problemi nella respirazione; restrittiva, nel momento in cui si individua un flusso respiratorio inferiore alla media e infine mista, quando le problematiche riguardo la condizione bloccata e restrittiva e si presentano contemporaneamente, manifestandosi in forma lieve, moderata, grave o molto grave.