Un recente pronunciamento della Corte di Cassazione ci ricorda un principio fondamentale: la sicurezza sul lavoro non è solo una questione di procedure, ma di responsabilità diretta. Il caso riguarda un infortunio avvenuto in un supermercato e la mancata attivazione della sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti a rischi specifici.
Il contesto del caso
Alcuni dipendenti, addetti alla gastronomia e alla panetteria, svolgevano attività di movimentazione manuale dei carichi. Questo tipo di lavoro comporta un rischio di patologie muscolo-scheletriche, come indicato nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Nonostante ciò, il datore di lavoro non aveva programmato le visite mediche obbligatorie, e il medico competente non aveva predisposto alcun protocollo sanitario.
Il Tribunale aveva inizialmente assolto gli imputati, ritenendo che la sorveglianza non fosse necessaria in base alla classe di rischio attribuita. Ma la Cassazione ha ribaltato questa decisione.
La posizione della Cassazione
Secondo la Corte:
- L’art. 41 del D.Lgs. 81/2008 stabilisce che la sorveglianza sanitaria è obbligatoria per i lavoratori esposti a rischi specifici.
- Non è una scelta discrezionale: se il DVR indica un rischio, il datore di lavoro deve attivare la sorveglianza.
- La mancata attuazione è una violazione grave, che comporta responsabilità penale per l’amministratore di diritto, anche se ha delegato funzioni.
Perché questa sentenza è importante
Il messaggio è chiaro: non basta valutare i rischi, bisogna agire concretamente. Questo significa:
- Pianificare visite mediche preventive e periodiche.
- Collaborare con il medico competente per protocolli sanitari adeguati.
- Aggiornare il DVR considerando fattori individuali (età, condizioni fisiche).
Le conseguenze per le imprese
Ignorare la sorveglianza sanitaria può portare a:
- Sanzioni penali per il datore di lavoro.
- Responsabilità diretta dell’amministratore, anche in presenza di deleghe.
- Rischio di infortuni e malattie professionali, con danni economici e reputazionali.
Cosa fare per evitare problemi
- Controllare che il DVR identifichi correttamente i rischi.
- Attivare la sorveglianza sanitaria per tutte le mansioni a rischio.
- Garantire formazione e rispetto delle procedure.
In sintesi
La Cassazione ribadisce che la sicurezza è un obbligo organizzativo e gestionale, non una scelta. La sorveglianza sanitaria è uno strumento di tutela per i lavoratori e di protezione per l’azienda. Trascurarla significa esporsi a gravi conseguenze.
Fonte: Olympus.uniurb
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