Con la sentenza n. 23318 del 23 giugno 2025, la Corte di Cassazione (Sez. 4 Penale) ha confermato la responsabilità penale di un datore di lavoro per lesioni gravi subite da un dipendente, feritosi a un dito mentre operava su un macchinario privo di adeguati dispositivi di protezione.
I fatti
L’infortunio è avvenuto durante un’operazione di rimozione di scarti di lavorazione che occludevano l’aspiratore del macchinario. Il lavoratore ha inserito la mano nel condotto dell’aria, urtando le lame in movimento. L’attrezzatura era sprovvista di carter di protezione, nonostante il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) ne prevedesse l’obbligo.
Un sopralluogo effettuato dalla USL ha confermato l’assenza dei dispositivi di sicurezza e la mancata conformità del macchinario alle prescrizioni normative.
Le violazioni contestate
La Corte ha rilevato la violazione degli articoli:
- Art. 71, comma 4, lett. a), punto 1 del D.Lgs. 81/2008: obbligo di installare e utilizzare le attrezzature secondo le istruzioni d’uso.
- Art. 87, comma 2, lett. c) del D.Lgs. 81/2008: sanzioni per mancata adozione delle misure di sicurezza.
In particolare, il datore di lavoro:
- Ha consentito l’uso di un macchinario non sicuro.
- Non ha formato adeguatamente il lavoratore sull’uso del macchinario.
- Non ha consegnato il manuale d’uso, che vietava espressamente interventi su parti in movimento senza spegnimento e da parte di personale non specializzato.
La condotta del lavoratore
La difesa ha cercato di attribuire l’infortunio a una condotta “abnorme” del lavoratore. Tuttavia, la Corte ha escluso tale ipotesi, sottolineando che:
- Il comportamento del lavoratore non era eccentrico rispetto alle sue mansioni.
- La prassi seguita era già consolidata all’interno del ciclo produttivo.
- Il lavoratore non era stato formato né addestrato specificamente per quel macchinario.
- L’attestato di formazione riguardava carrelli elevatori, non l’attrezzatura coinvolta nell’infortunio.
La Corte ha ribadito che la responsabilità del datore di lavoro non può essere esclusa in presenza di comportamenti imprudenti del lavoratore, se non sono state adottate tutte le misure preventive previste dalla normativa.
Esito del ricorso
Il ricorso è stato accolto solo parzialmente: la Corte ha annullato la sentenza limitatamente al trattamento sanzionatorio, rinviando alla Corte d’Appello in diversa composizione per la rideterminazione della pena. La responsabilità penale è stata confermata.
✅ Cosa ci insegna questa sentenza
Questa pronuncia evidenzia l’importanza di:
- Installare correttamente i dispositivi di sicurezza sui macchinari.
- Formare e informare i lavoratori in modo specifico e documentato.
- Applicare rigorosamente le indicazioni del DVR e del manuale d’uso.
La prevenzione degli infortuni passa da una gestione consapevole e responsabile della sicurezza sul lavoro.
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Fonte: Olympus.uniurb
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