Nelle opere pittoriche di Lello Torchia attraverso sovrapposizioni di velature monocrome l’immagine viene quasi azzerata in modo da emergere lentamente come ombra. La ricerca del recupero del tempo e della forma, tra segno e superficie, tendono ad innescare una sollecitazione in colui che guarda per ottenere il disvelamento di un enigma del pensiero e dell’inconscio. La scultura in bronzo “Francesco” è fasciata come quella di un pugile o di un lottatore, potrebbe essere strumento di forza fisica, ma allo stesso tempo cela le ferite delle stimmate ed è simbolo di una più grande forza spirituale che contempla il raggiungimento di una dimensione oltre il terreno.

Segnaliamo alcune esposizioni di rilievo tra cui la mostra al Real Bosco del Museo di Capodimonte a Napoli, e a Salerno nell’ampia navata del Tempio di Pomona annesso al Palazzo Arcivescovile, presso Palais Goor ad Anversa, Maison du libre a Bordeaux e alla Collection Goor-Beerens di Bruges. A Milano presso The White Gallery e nello stesso periodo alla Biblioteca Civica di Brescia e da Ex Studio a Lugano.

Recentemente ha esposto al Castello Aragonese di Agropoli, al Museo Archeologico di Calatia, alla Ex Pinacoteca di Assisi, alla Karazin University di Kharkiv, al Pàlacio Foz di Lisbona, ad Humshaugh (Uk) e nelle Filippine. Nel 2017 ha tenuto mostre personali  alla Fondazione Umberto Mastroianni di Arpino e al Complesso Museale di S. Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco a Napoli, quest’ultima curata da Krista Brugnara, Director of exhibition del Fine Art Museums di San Francisco. Nel 2018 è stato uno dei protagonisti del documentario ‘Specula’ che racconta la usa esperienza performativa

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